mercoledì 3 febbraio 2016

Cosa ne sarà di Rojadirecta?

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Da circa una settimana il Tribunale di Milano, su richiesta di Mediaset, ha ordinato ai fornitori italiani addetti alla fruizione dei servizi web la sospendere di rojadirecta,il noto sito spagnolo specializzato nello streaming di partite sportive. Sospensione del servizio e penale di 30 mila euro per ogni giorno di ritardo dal giorno della richiesta. Questo è il verdetto del Tribunale dopo le varie richieste iniziate ai tempi da SKY, il colosso mondiale satellitare che lamentava perdite di denaro proprio per il fenomeno dello streaming.
Chiaro che a lanciare un'offensiva più aggressiva sia stata proprio la compagnia italiana di Berlusconi:
se consideriamo l'enorme esborso per accaparrarsi i diritti Champions per i prossimi 3 anni (si parla di una cifra intorno ai 7-800 milioni di euro).
Quello tra Mediaset e Rojadirecta è il terzo round dall'inizio dell'anno.A gennaio su richiesta di SKY, la Guardia di Finanza ha concluso la più importante operazione svolta in Italia contro la pirateria oscurando 124 siti che “posizionati su server all’estero, riportavano veri e propri palinse
sti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito”, mentre di recente, questa volta, su richiesta di Mediaset,l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha chiuso  tre portali (aliez.tv, portalzuca.com e calcion.com,) che trasmettevano illegalmente partite di Serie A .
Se proviamo a digitare l'url del sito http://it.rojadirecta.eu/ ci accorgeremo che, una volta selezionato un evento, non sarà possibile vedere lo streaming ed il risultato sarà questa finestra:
Cattura
Niente più Champions League o Campionati, dunque? Sembrerebbe proprio di si. Ma si sà come vanno queste cose: è una partita a scacchi,si attende sempre la mossa dell'avversario per poi partire al contrattacco. Il fenomeno della pirateria in senso ampio (quindi dal satellitare allo streaming al download di contenuti multimediali) ormai ha preso il sopravvento e sembra quasi impossibile riuscire a fermare questa ondata che da ormai più di 15 anni è all'ordine del giorno.

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